I 5 principi lean sono un concetto reso famoso dal libro Lean Thinking, nato sulla base degli studi di J.P. Womack, D.T. Jones e Daniel Roos, dove viene spiegato nel dettaglio il sistema che ha reso la Toyota una potenza. Sono un concetto fondamentale che è alla base di tutte le attività di miglioramento aziendale che portano ad identificare le attività ad altissimo valore aggiunto, ottimizzando la resa in efficacia ed efficienza di cui parliamo in questo post.
Indice dei contenuti
Quali sono i 5 principi lean?
Nel libro, Womack e Jones individuarono i 5 principi cuore del lean thinking:
- Value. Ripensare al valore dal punto di vista del cliente.
- Map. Mappare il flusso del valore ed individuare gli sprechi.
- Flow. Far fluire le attività senza punti di stagnazione non necessari.
- Pull. Far “tirare” dal cliente la domanda di produzione.
- Perfection. Ambire ad un percorso di miglioramento continuo che punta allo spreco zero.
- Efficacia ed Efficienza
- Attività ad altissimo valore aggiunto
I 5 principi Lean per la massima Efficacia ed Efficienza
Parlare di aumento dell’efficienza e dell’efficacia significa parlare di come trasformare la tua azienda da tradizionale ad azienda lean.
Una trasformazione decisiva per la produttività e la competitività, oggi più che mai, come abbiamo discusso anche nel post Lean per PMI: cos’è e quali sono i benefici.
In questo post invece vediamo di approfondire alcuni concetti basilari ma fondamentali per intraprendere concretamente questo percorso di efficientamento della tua organizzazione; per migliorare te stesso e i tuoi collaboratori e consentire di sviluppare un business profittevole oggi e nel futuro.
Innanzitutto definiamo cosa significa essere efficienti.
Efficienza consiste nel fare più risultati possibili nell’arco di un tempo determinato, rispetto alla tua concorrenza.
Per un’azienda di produzione che fa delle lavorazioni significa ottimizzare il rapporto tra il tempo ciclo il tempo che tu hai definito per la realizzazione del tuo lavoro rispetto a quello che realmente realizzi.
Se invece hai un’azienda commerciale essere efficienti significa nell’arco di un dato tempo fare più attività possibili riconducibili alla vendita, ovvero fare in modo che nell’arco del tempo tu possa generare maggiori vendite.
Il concetto di efficienza si può estendere in qualsiasi azienda di qualsiasi natura e dimensione, vale anche se sei un libero professionista. Per chiunque la capacità di essere efficienti diventa fondamentale per fare in modo che durante la tua giornata lavorativa tu abbia la capacità di produrre più valore nel mercato, più valore per la tua azienda, più valore per le persone che ti circondano.
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Principi lean e attività ad altissimo valore aggiunto
La chiave di svolta per la trasformazione da azienda tradizionale in azienda lean è la comprensione di quelle che sono le attività a valore aggiunto per la tua impresa, ovvero da dove si generano i ricavi della tua attività. Per fare questo è necessario concentrarsi ad individuare per ogni singolo collaboratore che fa parte della tua organizzazione quelle che sono le vere attività a valore aggiunto e che generano valore per il tuo cliente. Solo così facendo puoi realmente diventare efficace ed efficiente.
L’obiettivo è individuare le attività che non portano nessun valore aggiunto e che dunque chiamiamo sprechi.
La letteratura parla di sette tipi di sprechi.
Cosa si intende per spreco nella filosofia lean
Nella visione Lean uno spreco è un’attività che non aggiunge alcun valore al bene prodotto o al servizio.
In questo modo le organizzazioni sprecano o perdono spesso molti soldi, il cliente certamente non ha bisogno e non pagherà per tutto ciò.
Il centro di tutta la LEAN PRODUCTION è proprio il cliente che, tipicamente, è molto attento a due fattori: il tempo di consegna del bene/servizio e il costo (prezzo).
La caccia agli sprechi ha un impatto diretto e immediato su entrambi questi fattori, riducendo il tempo di attesa del cliente (impattando sul “tempo di produzione’) ma anche tagliando parte dei costi di produzione che sono parte rilevante del prezzo finale del bene/servizio. Ma, come l’operatività dimostra chiaramente, anche altri parametri più “soft” beneficiano enormemente dalla caccia agli sprechi: migliora il customer service, aumenta la soddisfazione per il servizio/prodotto, migliore user experience ecc. Tutti fattori che incidono sulla fidelizzazione del cliente.
Taiichi Ohno (uno dei “padri” del Toyota production system), ha fornito 7 categorie comprensive di tutte le modalità in cui le organizzazioni sprecano risorse.
Questi sette sprechi (denominati MUDA in giapponese) sono: le attese, i trasporti, la sovrapproduzione, le eccessive scorte, la movimentazione, i difetti, presenza di operazioni “inutili” nel processo.
Fra gli sprechi più facilmente riconoscibili c’è lo spreco di tempo: quanto tempo dedichiamo ad attività che non generano valore?
Come abbiamo trattato anche nel post Migliorare la produttività: due leggi che DEVI sapere, finché non fai un censimento attento delle tue giornate non ti renderai conto di quanto margine di miglioramento hai nella gestione della tua quotidianità.
Quindi la prima cosa che ti invito a fare è fare tu stesso – e far fare ai tuoi collaboratori – l’esercizio di cui parliamo nel post Migliorare la produttività: due leggi che DEVI sapere: censire in grande dettaglio tutte le vostre attività quotidiane per almeno una settimana.
Prova e ti accorgerai quanto margine di miglioramento c’è all’interno della tua organizzazione.
Un’altra tipologia di spreco su cui è fondamentale agire quanto prima è la non qualità, ovvero gli errori.
Di errori se ne generano sempre e comunque, l’errore zero non esiste. Ma ci si può arrivare molto vicini se analizzi i tuoi processi in ottica diversa identificando i colli di bottiglia dell’operatività quotidiana tua e dei tuoi collaboratori: scoprirai che con procedure più chiare, comunicazione aziendale migliore, obiettivi meglio definiti all’interno di un piano strategico efficace, anche gli errori diminuiscono drasticamente.
5 Principi lean e le 5s: una combinazione potente per la competitività della tua azienda
La Lean Production ci rende disponibile una serie di strumenti operativi molto potenti che permettono di riorganizzare la tua azienda in ottica lean. Tra questi, uno dei più famosi di cui probabilmente hai già sentito parlare è il metodo delle 5s. Il beneficio più immediato è l’auto-capacità degli operatori di gestire ed ordinare il materiale in modo ordinato, separando le inefficienze. Attraverso il posizionamento di ogni cosa nel posto giusto, si consente a ciascun operatore di essere in grado di trovare ciò di cui ha bisogno, così, il risultato è dato da un minore sforzo umano in termini di energia e tempo risparmiati per trovare gli oggetti.
Il metodo delle 5s quindi è capace di portare nell’operatività quotidiana dei tuoi collaboratori, anche nelle linee di produzione, i concetti di cui abbiamo discusso fin qui.
In tutto questo, insomma, come hai ormai compreso, un percorso di riorganizzazione aziendale secondo il Lean Thinking diventa un alleato prezioso: ti permette di scovare sprechi, conflitti e disorganizzazioni che consumano tempo e risorse, abbassando il rendimento potenziale della tua azienda.