Torniamo a parlare di Finanza Agevolata e in particolare del nuovo tanto atteso Bonus per le imprese energivore, cioè quelle imprese i cui costi per KWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% relativo al medesimo periodo dell’anno 2019.
È ormai cosa nota come l’instabilità geopolitica sia causa del verificatosi incremento eccezionale dei prezzi dei prodotti energetici il quale sta concretamente minando la sostenibilità produttiva e finanziaria delle PMI italiane.
Ecco perché per le cd. imprese energivore, il Decreto Legge 1 Marzo 2022 ha stabilito di riconoscere un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta a incentivazione diretta, pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.
Il credito d’imposta è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese e dalle stesse autoconsumata nel secondo trimestre 2022.
La dotazione finanziaria ammonta a 700 milioni di euro per l’anno 2022.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e cumulabile con altre agevolazioni fiscali che abbiano ad oggetto i medesimi costi.
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Indice dei contenuti
Bonus per le imprese energivore: chi può accedere
Possono accedere all’agevolazione le imprese un consumo medio di energia elettrica, calcolato nel periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh/anno e che rispettano uno dei seguenti requisiti:
- codice ATECO compreso fra quelli elencati nell’Allegato 3 delle Linee guida CE;
- codice ATECO compreso fra quelli elencati nell’Allegato 5 delle Linee guida CE e caratterizzate da un indice di intensità elettrica positivo (VAL) non inferiore al 20%;
- essere ricomprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti, per gli anni 2013 o 2014, dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) in attuazione dell’articolo 39 del decreto legge n. 83/2012
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Credito d’imposta società energivore – consumo di gas naturale
Oltre al credito per la componente energia elettrica è previsto anche un bonus imprese energivore per il consumo di gas naturale.
In particolare, alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 15 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ed è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.
Il credito d’imposta é cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.
Incentivi a favore del settore autotrasporti
In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici e al fine di sostenere il settore dell’autotrasporto sono statei introdotti incentivi anche a favore del settore autotrasporti.
Al fine di promuovere la sostenibilità d’esercizio nel settore del trasporto di merci su strada, alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti, e’ riconosciuto, per l’anno 2022, nel limite massimo di spesa di 29,6 milioni di euro, un contributo, sotto forma di credito d’imposta nella misura del 15 per cento del costo di acquisto al netto dell’imposta sul valore aggiunto del componente AdBlue necessario per la trazione dei predetti mezzi, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.
Inoltre, per promuovere la sostenibilità d’esercizio e di compensare parzialmente i maggiori oneri sostenuti, promuovendo altresì il processo di efficientamento energetico nel settore del trasporto di merci su strada, alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, è riconosciuto, per l’anno 2022, nel limite massimo di spesa di 25 milioni di euro, un contributo, sotto forma di credito d’imposta nella misura pari al 20 per cento delle spese sostenute, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei predetti mezzi, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.
I crediti sono utilizzabili esclusivamente in compensazione.
I crediti d’imposta sono utilizzabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.