Cartoveneta
Due stabilimenti, 10 linee di produzione all’avanguardia di imballaggi di cartone ondulato, 80 dipendenti, Cartoveneta di Scorzè (Ve) è un brillante esempio di azienda a gestione familiare del nostro territorio, capace di superare ben due passaggi generazionali.
Nata negli anni ’60 dalla famiglia Michieletto, da sempre alla guida di Cartoveneta, l’azienda infatti oggi è gestita dalla seconda e terza generazione, ovvero dai fratelli Diego e Renzo, figli del fondatore Bruno, insieme a due dei loro figli, Roberta e Stefano.
“L’idea di fondare Cartoveneta fu suggerita a nostro padre Bruno da alcuni amici, che lo informarono che la vicina azienda di acque minerali stava cercando soluzioni alternative alle casse in legno. Da lì nacque l’idea di mio padre di iniziare una piccola attività per la produzione di imballaggi industriali in cartone ondulato. Nasce così Cartoveneta, 13 milioni di euro di fatturato circa e una produzione di imballaggi che oggi vanta anche una buona percentuale di esportazione, soprattutto per quanto riguarda le scatole per pizza e pasticceria. Crescendo in una famiglia dove l’argomento principale spesso era proprio il cartone, è stato del tutto naturale inserirsi in azienda e trasmettere poi ai nostri figli l’amore per questo lavoro”
spiega Diego Michieletto.
Nel 2018 l’azienda, nel percorso di miglioramento costante in cui da sempre si distingue, ha installato un nuovo gestionale, a cui presto è seguita l’esigenza di ottimizzare anche sul campo le prestazioni delle macchine ma, ancora di più, lavorare con continuità per il coinvolgimento attivo e la crescita del personale.
Team Cartoveneta e Team Make durante un workshop operativo
L'esigenza
L’esigenza dell’azienda prima di iniziare le attività con Make Group era quella di ricevere un affiancamento per ottimizzare la produzione e promuovere una crescita attiva ed efficace del personale.
Nel 2020 abbiamo contattato Make Group perché avevamo capito l’importanza di lavorare nell’ottica della lean production.
La nostra esigenza era certamente quella della riduzione degli sprechi, l’efficientamento delle produzioni, l’analisi più precisa dei tempi, l’organizzazione ancora più sistematica e l’ottimizzazione di tutti i processi.
Ma il nostro obiettivo primario è e resta da sempre, il coinvolgimento delle persone. Per noi è fondamentale investire sulle persone, valorizzarle, farle crescere e coinvolgere nel percorso di sviluppo della nostra azienda, essenziale per rimanere competitivi.
spiega Stefano Michieletto, Responsabile Commerciale nonché socio di Cartoveneta.
Il percorso con il Metodo Make®
In Matteo Busato e tutto lo staff di Make Group abbiamo trovato esattamente quello che cercavamo. Avevamo avuto diverse proposte da altre società in questo ambito perciò, quando abbiamo iniziato, siamo partiti testando la nostra scelta di lavorare con Make Group, partendo in modo semplice, facendo un piano delle cose principali su cui volevamo intervenire.
Quello che ci è piaciuto è stato che, anche se piccoli all’inizio, fin da subito si sono visti dei risultati, sia in termini di numeri ma soprattutto di crescita delle persone. Abbiamo molte linee di produzione, una decina. Siamo partiti a sistemarne 2 e pian piano le abbiamo completate tutte, con ottimi risultati operativi ma anche di qualità del lavoro.
Perché chiaramente, quando la velocità operativa aumenta bisogna anche assicurare il mantenimento o addirittura il miglioramento della qualità, altrimenti è tutto inutile. Tutto questo è stato possibile grazie alla strategia concreta e molto pragmatica dei consulenti di Make Group.
L’attività che è stata svolta all’interno di Cartoveneta ha visto una prima fase iniziale di riordino e ristrutturazione del sistema di controllo di gestione con relativa analisi economico-finanziaria.
Abbiamo quindi creato un sistema che permette all’azienda di avere mensilmente sotto controllo, in un apposito pannello gestionale, i numeri operativi attraverso la possibilità di fare chiusure mensili di bilancio.
A fianco di questa attività si è lavorato per riorganizzare le attività di produzione e l’ottimizzazione degli impianti con l’obiettivo di efficientare i processi, attraverso la creazione di reportistica avanzata.
Infine grande attenzione è stata data alla formazione e al coinvolgimento del personale, uno degli obiettivi principali dell’azienda.
I risultati
“Abbiamo ottenuto un importante miglioramento delle performance, l’aumento delle velocità in macchina, la riduzione dei tempi operativi e una migliore organizzazione del lavoro.
Ma soprattutto abbiamo ottenuto la crescita delle persone che, attraverso la formazione e l’addestramento con i consulenti Make Group, sono state coinvolte ancora più attivamente, con grande loro soddisfazione.”
conclude Stefano Michieletto.
Il Metodo
“Make significa fare, creare, ed la nostra principale caratteristica. Vogliamo essere innovativi, ricordandoci come sono nate le nostre imprese, dal fare”.
afferma Matteo Busato, CEO di Make Group.
“Il fare e la concretezza sono il nostro punto di forza, ci concentriamo in azioni pratiche, siamo molto operativi e concreti, lavoriamo con le persone, scendiamo in campo con loro a fare le cose “vere” che servono.
Le facciamo assieme, verifichiamo che le persone imparino e diventino autonome, insegniamo loro ad insegnare ad altri colleghi l’approccio e il metodo Make per continuare a migliorare ed efficientare. Si tratta di un modo diverso guardare ai processi aziendali, innanzitutto lavorando sul campo sporcandosi le mani, successivamente facendo focus sull’individuare le cause di inefficienze e sprechi.
È un miglioramento continuo che permette di aumentare la competitività, attraverso la gestione ottimizzata dei processi aziendali e la riduzione degli sprechi su tutta l’organizzazione
Sono molte le aziende che hanno compreso l’importanza dei principi Lean Management. La difficoltà non è conoscere i metodi e gli strumenti, su questo ci sono molti libri e corsi di formazione, ma la capacità di applicarli alle micro, piccole e medie imprese. Un approccio differente dalle grandi organizzazioni ed industrie che dispongono di una struttura organizzativa e strategica decisamente diversa. Inoltre da qualche anno ci si trova a confrontarsi con un altro ambito chiamato Industria 4.0.
Questo termine indica una tendenza all’automazione industriale che integra diverse nuove tecnologie in particolare quelle digitali per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività in tutte le aree aziendali. Il paradigma Industria 4.0 unito alla cultura Lean sta dando origine a un nuovo paradigma chiamato industria 5.0 che mette al centro le persone.
Infine, è bene ricordare che fra i pilastri del modello Lean Management vi è la vocazione alla semplicità più che sulla strutturazione di soluzioni complesse”
afferma Matteo Busato, CEO di Make Group.