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Rassegna stampa Make Group 12.4

Indice dei contenuti

Digitalizzazione, Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Transizione Green: i 4 obbiettivi principali per il futuro del tessuto imprenditoriale italiano

PNRR E TRANSIZIONE 5.0: Sempre più aziende trovano in incentivazioni fiscali e bandi la possibilità di migliorare la propria organizzazione, investire in innovazione e tecnologie massimizzando il recupero degli investimenti sostenuti.

 

Il sistema produttivo italiano, in linea con la sua ambizione di crescita e sviluppo economico, ha adottato una serie di misure volte a sostenere e promuovere la competitività, la crescita e l’innovazione delle imprese. Nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’imminente avvento dell’Industria 5.0 le aziende italiane sono chiamate ad esplorare le molteplici incentivazioni fiscali e bandi messi in campo per favorirne crescita e competitività. Dalle agevolazioni fiscali come la Formazione 4.0 o il nuovo regime Patent Box ai bandi comunitari, nazionali e regionali previsti dal POR FESR 2021-2027.

Un panorama ricco di opportunità per le imprese che mirano alla crescita e all’eccellenza. Tutto ciò rappresenta un’opportunità unica per gli imprenditori che stanno percorrendo questo momento storico di transizione tecnologica e digitale su tutti i processi aziendali. Si tratta di un programma da oltre un miliardo di euro destinato ad aumentare la competitività e l’innovazione delle imprese. Ulteriore aspetto considerato ancora in parte dagli imprenditori è la possibilità di cumulare tra loro diverse agevolazioni, creando un ambiente favorevole alle imprese impegnate in molteplici fronti dell’innovazione.

Esempio concreto come il regime agevolativo fiscale Patent Box possa integrarsi sinergicamente con altre misure quali la Ricerca e Sviluppo, l’Innovazione Tecnologica di prodotto o il Design e l’Ideazione Estetica. Ecco come le imprese che investono nell’innovazione di prodotto, nell’elevazione del design e nella creazione di estetiche distintive possono godere di significativi vantaggi fiscali. In questo contesto sinergico tra diverse incentivazioni fiscali non solo si verifica una massimizzazione del beneficio fiscale bensì una strategia finanziaria ottimale volta al recupero degli investimenti sostenuti per l’innovazione e l’estetica del prodotto.

Oltre alle agevolazioni fiscali nazionali, le imprese italiane possono attingere a risorse significative attraverso bandi anche regionali del Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2021-2027. Questi bandi offrono un’opportunità unica per accedere a finanziamenti a supporto di progetti specifici, promuovendo lo sviluppo e l’innovazione del sistema produttivo nazionale.

Per quanto riguarda la Regione Veneto, questo programma agevolativo offre ed offrirà alle imprese venete una serie di bandi regionali progettati per stimolare la crescita in termini di innovazione e competitività. Questi bandi coprono una vasta gamma di settori, dall’industria fino ad arrivare alle società commerciali e di servizi. L’erogazione dei fondi avverrà attraverso bandi pubblici i quali entreranno a regime questo anno per poi protrarsi fino al 2029. Strumenti finanziari che non solo impattano sullo sviluppo aziendale ma anche sul livello occupazionale.

«C’è un’opportunità senza precedenti oggi: il momento di innovare in termini di prodotto e processo è ora. Nell’attuale scenario, le imprese possono plasmare il proprio futuro e incrementare l’eccellenza del Made in Italy nei rispettivi mercati. Nella complessità delle agevolazioni fiscali e dei bandi la collaborazione con un partner di fiducia, si rivela spesso necessaria. Collaborare con una società di consulenza specializzata in finanza agevolata e consulenza aziendale diventa quindi una scelta strategica per le imprese che mirano a navigare con successo il complesso mondo delle agevolazioni fiscali e dei bandi, ottenendo con efficacia risultati concreti e misurabili»

afferma Mark Spezzamonte, Dottore Commercialista e Managing Director di Make Finance divisione di Make Group.

Make Finance si occupa di intercettare tutti i benefici che Europa, stato, regioni e provincie mettono a disposizione delle nostre imprese.

«La chiave del successo risiede non solo nell’identificare le opportunità ma soprattutto nella capacità di contestualizzarle in base alla azienda e renderle concrete. Collaborare con partner esperti, sfruttare la sinergia tra diverse agevolazioni fiscali e presentare proposte competitive sono passi cruciali per massimizzare i benefici attualmente disponibili per le imprese. Le opportunità ci sono, basta saperle cogliere. Ogni azienda, con la giusta visione e impegno, può trarre vantaggio da questo scenario ricco di possibilità, contribuendo al proprio successo e alla crescita dell’eccellenza del Made in Italy».

conclude Spezzamonte.

Industria 5.0 e Lean Management. Make Group propone un modello sinergico e concreto per le micro e piccole medie imprese

Il nuovo paradigma organizzativo rappresenta un completamento di industria 4.0  e metodo Lean puntando sulla sostenibilità, sulla resilienza e approccio human centric. Abbiamo scoperto quello che sapevamo già. Le persone.

«Abbiamo scoperto quello che già sapevamo. La tecnologia e le macchine da sole non fanno nulla se non ci sono persone allenate a guidare questi nuovi sistemi verso la giusta direzione»

afferma Ing. Matteo Busato A.D. Make Group società di consulenza strategica ed operativa specializzata in Lean Management e sviluppo d’impresa.

«Una carenza strutturale ben conosciuta dai molti imprenditori che ci danno fiducia e ci chiedono supporto nell’integrazione digitale dei processi aziendali»

afferma Matteo Busato.

«Quello che spesso abbiamo vissuto negli ultimi anni all’interno delle aziende è che nonostante vediamo l’implementazione di beni strumentali ad elevato contenuto tecnologico, questi più di qualche volta non  vengono  utilizzati a dovere  in quanto mancano le competenze».

Il termine ormai noto di industria 4.0 ha indicato in questi ultimi anni una tendenza verso l’ automazione industriale che integra diverse nuove tecnologie in particolari digitali per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività e la qualità dei sistemi di produzione.

Oggi però un nuovo paradigma è nato per le nostre organizzazioni, industria 5.0: un modello di impresa caratterizzato da una maggiore cooperazione uomo-macchina, con l’obiettivo di dare un valore aggiunto alle organizzazioni  in modo da creare prodotti  e servizi personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori e anche l’ambiente. Si tratta di un’evoluzione naturale dell’industria 4.0 e si basa sullo sviluppo di tecnologie sempre più potenti, in particolare nei settori dell’ Ict (information and communication technologies), AI (intelligenza artificiale) e robotica.

Questa transizione necessita di una evoluzione delle competenze che le persone dovranno acquisire, se non già a loro disposizione, per gestire e guidare al meglio le tecnologie.  Ecco perché ancora una volta il paradigma 4.0 prima e ora 5.0 sembra inserirsi bene nel solco della visione Lean Management. Molte sono le aziende che ormai hanno compreso l’importanza di applicare i principi del Lean, anche per le micro e piccole medie imprese.

«E’ chiaro che non si può pensare di applicare metodi e strumenti utilizzati dalle grandi imprese ad una struttura artigianale, ma molti concetti sono buoni indipendentemente dalla dimensione e settore di appartenenza. Bisogna saperci fare, non basta conoscere, la concretezza è fondamentale, il mercato non ti paga per quello che sai ma per quello che fai, e lo devi fare bene, molto bene»

afferma Busato.

Molte delle pratiche che costituiscono il modello Lean hanno già subito una prima ibridazione con le tecnologie digitali, ad esempio la tecnica Kanban è  evoluta verso il “Kanban  elettronico”, anche nella pratica del TPM (Total Productive Maintenance) ci sono molti punti di contatto con il modello 4.0 prima e ora industria 5.0. Ecco che allora industria 5.0 e Lean Management diventa un modello di impresa che ha l’obiettivo di dare un maggior valore aggiunto alle organizzazioni in modo da aumentare la competitività e contestualmente rispettare personale e ambiente.

«E’ bene infine ricordare che fra i pilastri del modello Lean Management vi è la vocazione alla semplicità e la tendenza a puntare alla semplificazione dei problemi più che sulla strutturazione di soluzioni complesse»

conclude Busato.

Approccio human centric. Il posto di lavoro non si perde, evolve e si trasforma. La capacità di cogliere queste sfide diventa fondamentale per tutti. La tecnologia deve essere utilizzata per adattare i processi alle esigenze delle persone e valorizzare ancora di più le abilità e competenze al servizio dell’impresa. L’importanza della resilienza. Avere la capacità di adattarsi a situazioni avverse e trasformare un problema in una opportunità è la sfida per ogni imprenditore.

Un obiettivo del nuovo paradigma 5.0 è proprio quello di supportare la capacità di resistere e adattarsi al cambiamento. Negli ultimi anni abbiamo visto e vissuto situazioni complesse come il covid, alcuni ne sono usciti più forti di prima, altri invece hanno subito l’imprevisto e non sono riusciti a trovare una nuova via. La sfida della sostenibilità Un trend che ormai si è avvisato e che ognuno di noi non può più trascurare, ne siamo coinvolti tutti e chi prima chi dopo dovremmo rispondere a questa esigenza. Sviluppare sistemi organizzativi che rispettino di più l’ambiente, utilizzando più energie rinnovabili e progettando processi circolari che riutilizzino e riciclino le risorse naturali, riducendo scarti e minimizzando l’impatto ambientale.

Passaggio generazionale in azienda? Come trasformarlo in una grande opportunità

Sempre più imprese trovano nel passaggio generazionale un’opportunità di miglioramento, innovazione e sviluppo. Come? Casi concreti di aziende che hanno affrontato questo percorso.

Stando ai dati in Italia, circa l’85% delle imprese sono di tipo familiare, un quarto delle attuali aziende ha un leader che ha più di 70 anni e solo il 30% di esse sopravvive con la seconda generazione. Questo accade perché il passaggio generazionale non è un evento legato al naturale passare degli anni ma è un processo che dovrebbe essere pianificato e affrontato con tutta la struttura aziendale, prevedendo un affiancamento adeguato.

Tutte cose che, invece, troppo spesso vengono completamente ignorate, lasciando i protagonisti di questa difficile sfida all’ improvvisazione e alle mille insidie con tutti i danni che ne derivano. Prova ne sia che solo il 18% delle aziende familiari prevede di pianificare e affrontare il passaggio generazionale. (fonte AUB, Istat). Si stima che per un’azienda familiare su cinque, il tema del passaggio generazionale dovrà essere affrontato nei prossimi cinque anni.

Make Group azienda di Scorzè (Ve) da anni affianca le piccole medie imprese nell’affrontare questo momento e trasformarlo in una grande opportunità tramite un percorso di riorganizzazione aziendale secondo alcuni principi che fanno parte della metodologia Lean Management. Make Group ha messo a punto un approccio molto concreto ed operativo per le piccole medie imprese per realizzare percorsi di efficienza organizzativa, innovazione strategia e controllo di gestione oltre allo sviluppo delle risorse umane. Un percorso consulenziale e formativo pensato su misura permette alle aziende di liberare tempo e risorse ma soprattutto creare una struttura autonoma e indipendente tramite processi e procedure che funzionano.

«Siamo tutti i giorni nelle aziende e troppo spesso vedo amici imprenditori che sono riusciti a creare delle bellissime realtà che danno lavori a decine di persone e famiglie ma non sono ancora riusciti a creare una struttura autonoma o quantomeno indipendente da loro. Uno dei nostri obiettivi all’interno dell’organizzazione è creare un sistema di processi, procedure, definire compiti e competenze per valorizzare al massimo le risorse presenti in azienda e far crescere l’impresa senza la presenza costante e indispensabile dell’imprenditore. Questo approccio aiuta decisamente anche il passaggio generazionale»

afferma Matteo Busato, A.D Make Group srl.

«Abbiamo già accompagnato decine di realtà del nostro territorio ad affrontare con successo le sfide del passaggio generazionale. È un momento importante che può diventare una fonte di grande opportunità e un momento di crescita importante se gestito con i giusti strumenti»

conclude Busato.

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