Hai sentito nominare o hai letto in un articolo di Lean Production ma cos’è esattamente non ti è chiaro. Hai letto o sentito dire che è uno strumento molto utile, probabilmente sai che ha a che fare con i successi di Toyota nel mondo Automotive, ma tutto questo ancora non ti basta per capire perché mai un approccio Lean Production sia così fondamentale per la tua PMI. Vediamo di approfondire la questione in modo pratico, come piace a noi di Make.
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Lean Production = Vantaggi: ecco perché
Partiamo da un dato di fatto tanto semplice quanto evidente: tenere delle merci immobilizzate ha un costo. E non parlo solamente delle merci stoccate in magazzino. Parlo anche di tutta la merce che si trova lungo il flusso produttivo (senza parlare dei rischi per la sicurezza e tutto ciò che ne deriva).
Tutt’ora, per molti imprenditori, avere il magazzino bello pieno è sinonimo di abbondanza, segno che le cose vanno bene.
Ma la realtà dei fatti a cui molti stanno per forza di cose correndo ad adeguarsi è che il magazzino pieno oggi è una zavorra pericolosa con cui è spesso tragico fare i conti.
Inflazione, obsolescenza delle merci, oscillazioni di mercato, pandemie globali, mercati in espansione, usura, furto, rischio di distruzione dei beni sono solo alcuni dei fattori capaci di mettere a rischio il tuo capitale a magazzino.
Pensala così: ogni volta che mandi un bene in magazzino invece che venderlo a qualcuno, stai sostanzialmente facendo una scommessa. Scommetti che davvero il mercato lo vorrà e, quando sarà il momento, il bene sarà ancora li, integro e con tutto il suo valore quando sarà il momento di venderlo.
Col che, oltre agli ovvi gesti di scaramanzia che starai facendo, potresti dirmi che non c’è niente di male in tutto questo: si è sempre fatto così, è parte del normale rischio imprenditoriale.
Sappiamo tutti (in teoria) che il “si è sempre fatto così” è il nemico numero uno di qualunque crescita e successo. Però è anche vero che, quando ci si trova davanti ad un cambiamento di prospettiva, la tentazione di tutti è quella di rintanarsi nelle care, vecchie, solide certezze.
Ad esempio, perché si tiene un magazzino? Lo tieni perché sei in qualche modo “costretto” a farlo: ti permette di assorbire i picchi di domanda, di ottimizzare (apparentemente) l’uso di materiali e macchine, di assorbire le perdite legate al mancato guadagno quando per qualche motivo vai sotto produzione
Ma se ci pensi bene è solo un compromesso apparentemente necessario, non una scelta imprenditoriale sensata: sarebbe molto meglio produrre esattamente quanto mi serve quando mi serve.
Ecco: la ruota rotonda che può sostituire questa inefficace ruota quadrata (e molte altre ruote quadrate disfunzionali che abbiamo nelle nostre aziende) si chiama Lean Production o “produzione snella”. Il termine lean production o produzione snella è stato coniato da John Krafcik, ex ingegnere di Toyota, in un articolo del 1988: “Il trionfo del sistema della Lean Production”.
L’espressione è stata poi ripresa nel 1992 dagli studiosi Womack e Jones 2 ricercatori del MIT di Boston che, dopo attente analisi, hanno rilevato come i sistemi di produzione di Toyota fossero di gran lunga più snelli e performanti rispetto a quelli di altre note case automobilistiche.
(Non che ci volessero degli studiosi del MIT di Boston per capirlo, considerato che nel dopoguerra Toyota è partita con produrre in un anno un numero di automobili che Ford sfornava in un giorno ed è passata – con una crescita costante a dispetto di crisi varie tra cui quella micidiale del petrolio – a diventare il primo produttore mondiale, per volumi, reddito e flussi di cassa, con una liquidità di circa 40 miliardi di dollari oggi).
La lean production o in forma più estesa il lean thinking ovviamente non riguarda solo le problematiche di magazzino ma è il punto di partenza di un percorso che oggi più che mai non può più essere ignorato nello sviluppo delle buone pratiche aziendali. Il lean thinking infatti è stato ormai declinato non solo in tutti i settori industriali ma anche in tutte le tipologie aziendali. Sta all’abilità del consulente indicare all’azienda quale percorso sia quello migliore, più efficace e capace di portare risultati in tempi più brevi: lean organization, lean service, lean office, lean accounting, lean supply chain sono tutte declinazioni del primo fondamentale ramo della lean production.
Come si raggiunge questo obiettivo? Affrontare il tema del lean thinking o della lean production significa ripensare lo sviluppo del proprio business.
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Cos’è la lean production: definizione e vantaggi
La lean production è dunque un insieme di tecniche e strategie che parte dalla filosofia organizzativa che punta all’annullamento degli sprechi all’interno dei processi. Conosciuto anche come lean manufacturing, questo insieme di competenze parte dal presupposto che ogni attività può essere migliorata con semplicità.
Metodi e approcci che basano tutto sulla riduzione e ove possibile l’annullamento degli sprechi. Perché è proprio questo lo step da affrontare e aggredire con tutta la convinzione possibile: all’interno di un’azienda i processi comprendono attività a valore aggiunto e attività a non valore aggiunto, più semplicemente chiamati sprechi. Tutto questo influenza negativamente il profitto, e troppo spesso viene dimenticato.
Nella determinata corsa alla sopravvivenza che ha caratterizzato la storia di Toyota nel dopoguerra, sotto la guida di Tahichi Ono venne individuata una serie di situazioni ricorrenti che portavano allo spreco di produttività aziendale preziosa.
Applicare la lean production (o la sua versione per gli uffici, lean office o per la catena di approvvigionamento, lean supply chain) permette come minimo di ottenere i vantaggi che derivano dallo smettere di:
- fare attività e movimentazioni a cui non corrisponde un reale valore
- perdere tempo nella movimentazione di materiali
- dover rilavorare prodotti perché difettati
- acquistare più materiale del necessario
- produrre più di quanto necessario
- disperdere tempo in attività non necessarie
- spostare materiale quando non necessario
In termini numerici questo ovviamente significa, alla fine della giornata, soldi. Meno soldi “bruciati”, più utili (anche a parità di fatturato).
Secondo un’analisi riportata dal Sole 24 Ore, in un articolo dal titolo Gli effetti positivi della lean production, le aziende che hanno adottato la lean production hanno dimostrato un crescita della performance del 60% in 7 anni. I benefici si riscontrano anche nel settore della redditività, cresciuta del 18,85% in soli 3 anni e del 63,69% in 5.
Alcuni dei nostri Case History, casi di studio delle PMI con cui abbiamo collaborato
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Contributo Toyota nella produzione snella
Il lean thinking è alla base di tutto questo, ma il pensiero che dà vita alla filosofia del risparmio organizzativo non nasce dal nulla. Anzi, è frutto della pratica e dei test che si sono susseguiti nel tempo. Il primo punto è quello tracciato da Ford che ideò la catena di montaggio, rivoluzionando completamente il settore produttivo.
Il motivo è semplice: da quel momento in poi è stato un continuo ottimizzare tutti i processi. Il miglioramento è sempre stato insito a questa filosofia, avendo come stella polare l’ottimizzazione ai fini di incrementare i margini e quindi gli utili aziendali. Ma è con il Toyota Production System – TPS che si è superato l’insieme di limiti imposti da un meccanismo che perdeva colpi.
La produzione snella prende come riferimento il metodo delle fabbriche giapponesi, ma è con la diffusione di alcuni testi che si è diffuso questo principio in occidente. In particolar modo parlo del libro La macchina che ha cambiato il mondodi Daniel T. Jones, colui che, con James P. Womak. Attraverso queste logiche è stato possibile superare i limiti della produzione di massa, punto di partenza dell’ottimizzazione della catena di montaggio.
Altri libri per approfondire il lean thinking
Il libro citato è sicuramente uno dei testi decisivi per lavorare su questi concetti. Vuoi qualche titolo extra per approfondire? I consigli sono questi, in primo luogo c’è la guida del Sole 24 Ore al lean management: Produzione snella, aumentare il valore, eliminare gli sprechi. Poi consigliamo Lean Manufacturing in Process Management (Tools, Techniques & Concepts) di Lavette Larry. Infine chiudiamo con il titolo proposto da autori che abbiamo già citato nell’articolo: Come creare valore e bandire gli sprechi di James P. Womack e Daniel T. Jones
Definizione delle tecniche di lean production
In un articolo dedicato alle tecniche e strategie di lean production è giusto dare una definizione chiara delle principali procedure che ruotano intorno a questo mondo. Quindi, andiamo con ordine: quali sono le attività che ti consentono di mettere in pratica le dinamiche della produzione snella? Tutto inizia con il valore.
Proprio così, il primo punto utile della produzione snella è la presa di coscienza di ciò che ha valore per il cliente. Da qui inizia il processo di snellimento della linea di produzione proposta dal cosiddetto modello giapponese, sviluppato dalla Toyota e poi esportato in tutto il mondo a beneficio di ogni azienda. Quali sono le tecniche?
Elimina gli sprechi
Il passaggio per mettere in pratica la lean production è la lotta contro gli sprechi che tendono a svilire tutte le attività che puntano verso il miglioramento della realtà aziendale. Tutti sono contrari sulle risorse usate inutilmente, ma il problema è che spesso queste dinamiche non vengono messe a fuoco. Ad esempio spesso si ignorano i 7 sprechi, comuni in tutti gli ambienti, individuati dallo sguardo attento di Taiichi Ohno, il padre del Just in Time.
- Sovrapproduzione dei beni.
- Materie prime e semilavorati fermi.
- Movimento dei materiali.
- Scorte accumulate inutilmente.
- Processare i materiali senza motivo.
- Spostamenti delle persone.
- Difetti di produzione.
Avere materiale in più, non utilizzato, è uno spreco. Lo stesso vale per i prodotti in attesa della lavorazione successiva e per le azioni del personale. Diminuire il più possibile questi punti è un bene.
A patto che il tutto venga eseguito nell’ottica kaizen. Vale a dire il raggiungimento della perfezione assoluta non da un giorno all’altro, ma nel corso dei tentativi e degli esperimenti interni da organizzare con il personale.
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La tecnica della Toyota
La riflessione è semplice: se devo capire come migliorare i processi interni di un’azienda con un metodo studiato e messo in pratica della Toyota dovrei prendere spunto direttamente dal brand in questione. Per questo sono ormai noti a tutti gli esperti dell’argomento i principi che consentono di raggiungere l’obiettivo della produzione snella.
- Diminuire il più possibile i tempi di setup.
- Produzione per piccoli lotti, senza rimanenze.
- Coinvolgimento del personale, assenza di compartimenti stagni.
- Controllo della qualità fin dai primi passi della produzione.
- Implementazione della manutenzione proattiva.
- Produzione pull e abbandono della logica push.
- Coinvolgimento attivo dei fornitori del materiale.
Da un lato c’è un’attenzione in più verso la comunicazione delle parti, compreso il settore del personale e quello dei fornitori. Dall’altro c’è un passaggio centrale per questo tipo di organizzazione lavorativa: l’abbandono della logica push per abbracciare la produzione in ottica pull. Cosa significa questo passaggio? Perché è importante?
Da leggere: cos’è il lean marketing e come si applica
Da push a pull, la produzione snella
Il ragionamento è semplice: se si devono evitare gli sprechi evitando merce inutilizzata, scorte senza motivazione e movimenti inutili la logica pretende che si produca solo quando c’è bisogno. Quindi non spingiamo più il prodotto verso il cliente ma lo tiriamo in base alle necessità reali. Ora mi chiederai con una buona dose di preoccupazione:
“E se rimaniamo senza scorte? E se la domanda è superiore all’offerta?
Qui si cela la vera grandezza della logica lean production. L’ottimizzazione nel tempo dei vari processi deve portare a eliminare quello che non serve, prevedere le possibili variazioni e produrre sempre in ottica di economia delle risorse. Possibile ottenere tutto questo? Solo con la giusta formazione interna verso il lean management.
Lean production: cosa significa veramente
Il concetto di produzione snella si lega inevitabilmente con il successo di una realtà imprenditoriale che mira all’efficienza e all’annullamento di tutto ciò che non serve. Perché continuare a sprecare risorse e a lavorare con il freno a mano tirato quando puoi far emergere ogni elemento virtuoso? La lean organization si riferisce proprio a questo, alla capacità di ottimizzare ciò che serve. Non è forse questo anche il tuo obiettivo?