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Bozza Decreto Attuativo Credito d’Imposta Industria 5.0

Nazionale

è finalmente uscita la prima bozza del tanto atteso decreto, che darà attuazione al piano “Transizione 5.0”: la nuova politica industriale pluriennale, che darà seguito al piano industria 4.0.

Il piano, che già era stato presentato in generale con decreto legge del 29 marzo scorso, si avvarrà interamente dei fondi del PNRR e quindi dai fondi europei del “Next Generation EU”. Dunque, tutti i progetti saranno “in ottica green”, per il supporto alla transizione energetica e digitale dell’economia europea.

In particolare, la bozza di decreto attuativo, istituisce un credito d’imposta in compensazione per tutte le imprese (indipendentemente dalla loro dimensione) che investono in progetti che comportano un significativo risparmio energetico.

Il criterio insindacabile è che i progetti dovranno avere per oggetto investimenti effettuati in uno più beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (beni strumentali 4.0), purché il progetto comporti complessivamente:

  • la riduzione  dei  consumi  energetici  della  struttura  produttiva  localizzata  nel  territorio nazionale non inferiore al 3 per cento 
  • o, in alternativa, la riduzione dei consumi energetici dei processi interessati  dall’investimento  non  inferiore  al  5  per  cento,  conseguita  tramite  gli investimenti nei beni ammissibili

La riduzione del consumo energetico sarà calcolata rispetto alla situazione dell’anno precedente all’avvio del progetto, o, nel caso di impresa di nuova costituzione, confrontando almeno tre beni strumentali simili a quelli acquistati nel progetto presenti sul mercato nei precedenti cinque anni.

Anche il contributo che ogni impresa potrà ottenere varierà in base all’effettiva riduzione dei consumi energetici, come possiamo vedere dalla tabella qui sotto.

  Spesa degli interventi ammissibili
Riduzione dei consumi energetici €0 – €2,5 mln €2,5 – €10 mln €10 – €50 mln
min. 3% della struttura produttiva o min. 5% dei processi interessati dall’investimento 35,00% 15,00% 5,00%
min. 6% della struttura produttiva o min. 10% dei processi interessati dall’investimento 40,00% 20,00% 10,00%
min. 10% della struttura produttiva o min. 15% dei processi interessati dall’investimento 45,00% 25,00% 15,00%

 

Sarà quindi fondamentale la perizia asseverata che attesterà la percentuale di riduzione del consumo energetico del progetto. Essa potrà essere rilasciata da un esperto in gestione dell’energia, da una “Energy Service Company” certificata, o da un ingegnere iscritto all’albo. Dovrà essere effettuata una perizia ex-ante e una ex-post, al termine dei lavori.

Le spese ammissibili sono:

  • BENI STRUMENTALI:
    • beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui all’allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura
    • beni immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui all’allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, inclusi i software relativi alla gestione di impresa se acquistati nell’ambito del medesimo progetto di innovazione 5.0
  • ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
    • Sono agevolabili le spese per attività di formazione del personale nell’ambito di percorsi di durata non inferiore a 12 ore, con attestazione finale del risultato conseguito, erogate da soggetti esterni all’impresa.
  • BENI MATERIALI FINALIZZATI ALL’AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI DESTINATA ALL’AUTOCONSUMO
    • Purché localizzati nella struttura  produttiva oggetto del progetto, oppure localizzati che siano connessi alla rete elettrica della  struttura produttiva oggetto del progetto. Le spese ammissibili comprendono anche i servizi ausiliari, i trasformatori e l’impianto per lo stoccaggio dell’energia.

 

I progetti dovranno essere:

  • avviati dopo il 1 gennaio 2024
  • comunicati sul portale del GSE prima dell’avvio (il GSE risponderà con il contributo a cui l’impresa avrà diritto al termine dei lavori)
  • rendicontati con Stato Avanzamento Lavori (20% dei costi sostenuti entro 30 gg dalla comunicazione del GSE di cui sopra; 50% dei costi sostenuti entro il 31 dicembre 2024)
  • terminati entro il 31 dicembre 2025, con documentazione ex-post di completamento del progetto sul portale del GSE

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Bando CCIAA TV-BL Doppia Transizione

Provincia di Treviso e Belluno

La Camera di commercio di Treviso-Belluno ha pubblicato un bando per tutte le PMI, per i progetti che riguardano la transizione energetica e la transizione digitale. Il bando prevede dei contributi fino al 50% delle spese ammissibili per investimenti finalizzati alla digitalizzazione aziendale, anche in ottica green.

Possono partecipare al bando le Micro, le Piccole e le Medie imprese che dispongono della sede legale o unità locale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di  Treviso-Belluno.

I progetti finanziati devono riguardare delle spese già sostenute dall’impresa, a partire dal 1 gennaio 2024 e fino alla data di presentazione della domanda. Infatti già in fase di domanda dovranno essere presentate le fatture e la rendicontazione delle spese.

Le spese ammissibili sono:

Misura 1 Acquisto di beni strumentali di cui agli allegati A e B della L. 11 dicembre 2016, n. 232 (industria 4.0) Sono i beni funzionali alla trasformazione tecnologica, digitale e di  sostenibilità ambientale strettamente connessi al progetto di digitalizzazione aziendale ed  efficientamento energetico secondo il modello Impresa 5.0.

Rientrano  tra  i  beni ammissibili: 

  • I software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici  e  dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di  efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione  dei  dati; 
  • I software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a) e se  non  collegati  ed  acquistati  contestualmente  nell’ambito  del progetto di efficientamento energetico aziendale

Esempi: Soluzioni per la manifattura avanzata, Realtà aumentata e realtà virtuale, Integrazione verticale e orizzontale, Cybersecurity, Big data e analytics, Intelligenza artificiale,…

Misura 2 

  • Acquisizione  di  servizi  di  consulenza  finalizzati  all’introduzione  e/o implementazione delle tecnologie abilitanti di Impresa 4.0, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi, solo se direttamente  ed  esclusivamente  collegata all’acquisto di beni strumentali di cui alla Misura 1.
  • Acquisizione  di  servizi  di  consulenza e/o  formazione finalizzati  alla razionalizzazione  dell’uso  dell’energia  da  parte  delle  imprese,  attraverso  la realizzazione  di  interventi  di  efficienza  energetica,  riducendo  i  consumi  e  le emissioni  di  gas  clima-alteranti erogati  esclusivamente  da  un  fornitore  specializzato

Esempi: Audit energetici, Analisi delle forniture di energia, Sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base, Piano  di  miglioramento  energetico  con  individuazione degli interventi di efficienza,…

La spesa massima totale è €35.000, sommando:

  • Misura 1: spesa min. €5.000, spesa max €25.000
  • Misura 2: lett. a): spesa min. €1.200, spesa max €5.000
  • Misura 2: lett. b): spesa min. €1.200, spesa max €5.000

 

Le domande potranno essere presentate dalle ore 9:00 del 19/06/2024

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Fondo Veneto competitività per MPMI

Regione Veneto

La Regione Veneto ha istituito un Fondo destinato agli aiuti per le Micro, Piccole e Medie Imprese, per permettere loro di restare competitive sul mercato. In particolare il Fondo supporta Programmi innovativi volti ad introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, anche in un’ottica di promozione della digitalizzazione e di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile.

Possono partecipare al bando PMI, MidCap (le imprese a media capitalizzazione (che non rientrano tra le PMI) con fino a un massimo di 3.000 dipendenti) e i professionisti che esercitino attività rientranti nei seguenti codici ateco:

  • B: estrazione di minerali da cave e miniere;
  • C: attività manifatturiere;
  • D: fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
  • E: fornitura  di  acqua;  reti  fognarie,  attività  di  gestione  dei  rifiuti  e risanamento;
  • F: costruzioni;
  • G:  commercio  all’ingrosso  e  al  dettaglio;  riparazione  di  autoveicoli  e  motocicli,      con esclusione delle seguenti categorie:  45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1;
  • H: trasporto e magazzinaggio;
  • I: attività  dei  servizi  di  alloggio  e  di  ristorazione, limitatamente al gruppo I56;
  • J: servizi di informazione e comunicazione;
  • K: attività finanziarie e assicurative, limitatamente al gruppo K66;
  • M: attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • N: noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
  • P: istruzione, limitatamente al gruppo 85.52;
  • Q: sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1;
  • R: attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
  • S: altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e 96.

In particolare, il Fondo sostiene:  

  • investimenti che assicurino l’adozione di tecnologie previste dalle misure nazionali “Transizione 4.0” per aumentare la produttività delle imprese, vale a dire in tecnologie  digitali materiali e immateriali che presentino caratteristiche tecniche tali da essere incluse negli elenchi di cui all’allegato A della L. 232/2016 e siano interconnesse al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;  
  • investimenti a favore della transizione verso forme di produzione a minore impatto energetico e ambientale, l’economia verde e circolare.

Il contributo alle imprese è un contributo misto, che comprende una parte di contributo a fondo perduto e una parte di finanziamento a tasso agevolato.

Per la parte a finanziamento agevolato, le imprese potranno scegliere tra finanziamento agevolato o leasing agevolato con un tasso d’interesse pari alla metà del tasso banca.

La quota di sovvenzione a fondo perduto è pari al 5% per le medie imprese e al 10% per le micro e piccole imprese, con la possibilità di essere incrementato fino a 8 punti percentuali in più in caso di possesso di una o più caratteristiche di premialità (es. rating di legalità, certificazione ambientale ecc.).

Nel dettaglio, le spese ammissibili sono:

  1. Acquisto macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature tecnologiche necessarie per il conseguimento delle finalità del programma di investimenti.
  2. Spese per l’acquisto di software e licenze d ’uso software, marchi, brevetti  e licenze di produzione funzionali alla realizzazione del progetto
  3. Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati o da corrispondenti soggetti esteri delle  certificazioni: UNI EN ISO 14001:2015; UNI EN ISO 45001:2018; UNI CEI EN ISO 50001:2018; Registrazione EMAS; ReMade  in  Italy;  Plastica  Seconda  Vita;  Cradle  to cradle;  Carbon  footprint;  Ecolabel; Greenguard. 
  4. Spese di direzione lavori, studi, progettazione, consulenze affidate all ’esterno, connessi con il Programma di investimenti e finalizzati anche ad iniziative di commercializzazione e promozione (ammissibili solo al 10%).

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