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La finanza agevolata, l’insieme di strumenti che il legislatore (dalla Regione alla Ue) mette a disposizione dello sviluppo delle aziende, non è sempre un libro aperto.

Per affrontare la scrittura e la presentazione delle domande, una impresa su due lamenta la difficoltà di adempiere alle richieste, oltre un quarto sottolinea l’eccessiva distanza di tempo tra richieste ed assistenza e la modesta rispondenza degli strumenti alle esigenze delle imprese.

Quote minori di imprese indicano tra le criticità soprattutto il fatto che i settori dei bandi non sono attinenti alle attività dell’impresa (17,8%), la contenuta assistenza da parte delle amministrazioni responsabili dei bandi (14%), le dimensioni imprenditoriali troppo limitate (13,6%), la scarsa chiarezza degli istituti di credito (13,2%) e le difficoltà legate all’obbligo di presentare garanzie e/o fidejussioni (10,9%).

A dirlo è un’indagine effettuata da SiCamera e InfoCamere su oltre 32mila imprese nell’ambito del progetto Sisprint, condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

finanza agevolata difficoltà

Sempre secondo quest’indagine, per ovviare a queste problematiche, per oltre la metà delle imprese intervistate sarebbe indispensabile una semplificazione delle procedure amministrative, l’utilizzo di un linguaggio semplice nei bandi e nella modulistica (33,9%), l’assistenza tecnica per l’accesso ai bandi e in itinere (19,9%), una documentazione amministrativa standard (13,6%), una comunicazione maggiormente mirata a target specifici (13%), un’informazione più approfondita sulla tempistica di avvio dei bandi (12,6%) e tempi certi per la pubblicazione degli avvisi, la valutazione del progetto e i pagamenti (8,5%).

Per cogliere le opportunità teoricamente a disposizione delle imprese, insomma, è necessario che quelle opportunità siano accessibili proprio a chi cerca non solo di sopravvivere, ma anche di innovare. Ecco quindi l’importanza di poter contare su un partner affidabile, capace di aiutare la tua PMI ad identificare il miglior piano di finanza agevolata compatibilmente con il tuo piano di innovazione strategica.

 

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Finanza agevolata: piove sempre sul bagnato

È forse questa la (falsa) credenza più comune che incontriamo negli imprenditori: la convinzione che “é inutile, tanto i contributi li prendono sempre gli stessi, raccomandati”.

Una convinzione che, nelle sue varianti tipo “il mio commercialista ha detto che per noi non c’è nessun contributo” o “con tutta la burocrazia che c’è da fare, conviene lasciar perdere”, porta ancora troppe aziende a rinunciare a quella che, invece sarebbe una grande opportunità di crescita.

“Tanto, se poi vinci una pratica ti dicono che sono finiti i soldi e alla fine non arriva niente”
“I contributi ci sono solo per le grandissime imprese, per le PMI non c’è niente”
“Per il nostro settore non c’è nessun contributo, figurati”

Queste e mille altre obiezioni simili sono quanto di più pericoloso tu possa mettere tra te e la crescita della tua azienda.

Finanza agevolata: un’opportunità preziosa per la crescita della tua azienda

È indubbio che il momento che stiamo vivendo sia – ormai da anni – complesso e sfidante, anche per le aziende più solide.

I mercati volatili, incerti, ambigui e complessi in cui operiamo quotidianamente richiedono competenze sempre maggiori e – non meno importante – tecnologie sempre più all’avanguardia.

Restare al passo coi tempi, insomma, è un’affare complesso. Che molto spesso, per non dire quasi sempre nelle PMI, non trova adeguate risorse umane e operative nelle nostre aziende italiane, con un’anima artigianale ancora così forte.

Il tema della crescita e dell’innovazione verso futuri sempre più complessi e imprevedibili spesso così finisce per scontrarsi con tematiche di passaggio generazionale rendendo tutto ancora più complesso. In tutto questo, che piaccia o meno, l’unica via per uscire più forti dalle sfide passa per due punti fondamentali:

  1. liberarsi dalla mentalità del “abbiamo sempre fatto così” e aprirsi alla ri-organizzazione ed efficientamento della tua azienda
  2. liberarsi dalla mentalità del “basta lavorare, parlare non serve” e strutturare percorsi di formazione adeguata, capaci di ottimizzare la comunicazione efficace in azienda

 

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Come uscire indenni dal labirinto della finanza agevolata

Di bandi agevolativi ne esistono di tutti i generi, ben oltre il solo PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di cui tanto si fa parlare di questi tempi. Ci sono bandi per la ricerca universitaria, per la sperimentazione tecnologica, per le donne che vogliono attivare un’impresa, per l’artigiano che desidera aprire una nuova attività. Ci sono bandi diversi per settore produttivo, bandi europei, bandi nazionali, bandi regionali, spesso bandi provinciali.

Il che porta presto a capire che, se vuoi trovare il bandolo di questa intricata matassa devi:

  1. affidarti a qualcuno che fa questo di mestiere
  2. assicurarti che non sia un tuttologo perché, penso ti sia chiaro, cercare di fare tutto in questo caso significa stringere nulla.

La specialità di Make Group è da sempre quella di affiancare le aziende manifatturiere e di servizi attraverso percorsi di riorganizzazione aziendale e ottimizzazione dei processi, anche attraverso la ridefinizione dei numeri aziendali chiave, grazie ai nostri partner esperti di fiscalità aziendale.

Questo è e resta il nostro grande punto di forza anche nella finanza agevolata: non ci rivolgiamo a qualunque tipo di impresa ma solo alle PMI, alle quali forniamo consulenza per l’individuazione di bandi ma anche nella definizione del miglior percorso di riorganizzazione, consulenza e formazione strategica capace di portare l’azienda al prossimo grande risultato atteso.

(Puoi trovare alcuni dei nostri casi di successo nella pagina dedicata ai Case History)

 

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