Di innovazione aziendale si parla sempre più spesso come strumento fondamentale che ti permette di stare al passo con la competitività sempre crescente del mercato. Ma cosa significa esattamente innovazione aziendale e come riuscire ad implementarla sistematicamente nella tua azienda, in particolar modo in una PMI, è qualcosa su cui c’è molta meno chiarezza.
Tutti sappiamo che innovare è un concetto chiave perché la tua azienda possa migliorare e consolidare i suoi risultati ma soprattutto riuscire a durare nel tempo. Il problema però è che ancora molto spesso si pensa all’innovazione aziendale come qualcosa che nasce negli uffici tecnici, per merito di una mente geniale, in modo quasi casuale quanto la scoperta della penicillina, dei corn flakes o dei post-it.
Certamente penicillina, corn flakes e post-it sono innovazioni rivoluzionarie che hanno segnato il corso della storia. Ma non sempre è necessario avere un’innovazione così deflagrante. Piuttosto che aspettare il prossimo colpo di genio o la prossima scoperta casuale rivoluzionaria è molto meglio implementare una strategia efficace per integrare sistematicamente l’innovazione nella vita della tua azienda.
Una strategia che ti permette di fare leva sui talenti, conoscenze e creatività di tutte le persone che lavorano nella tua azienda.
Per riuscirci però è fondamentale avere le idee chiare sui vari tipi di innovazione e su quali strumenti e strategie possono favorire un’innovazione aziendale strategica ed efficace.
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Indice dei contenuti
Innovazione aziendale: cos’è e cosa significa davvero
Innovare è un termine ampio con una grande varietà di significati: creare qualcosa di nuovo ma anche rendere migliore, quindi più “evoluto” qualcosa che è già esistente; oppure aggiungere/togliere elementi da ciò che già c’è, per renderlo più appetibile per il mercato.
Secondo la Treccani innovazione è ogni novità, mutamento, trasformazione che modifichi radicalmente o provochi comunque un efficace svecchiamento in un ordinamento politico o sociale, in un metodo di produzione, in una tecnica.
Nel modo di pensare comune si associa l’innovazione in azienda con le grandi invenzioni. Grandi quanto la scoperta della lampadina elettrica o tutte le innovazioni più recenti nel campo della tecnologia.
Queste innovazioni sono però solo la forma più visibile ed evidente del grande mondo delle innovazioni aziendali.
Già nel 1934 nel suo “Theory of economic development” l’economista austriaco Joseph Schumpeter definiva in modo ben più preciso il concetto di innovazione aziendale come l’introduzione “nel sistema economico e sociale di un nuovo prodotto, servizio, processo, mercato, fattore produttivo o modello organizzativo”.
Cominciamo così ad intravvedere come in realtà l’innovazione in azienda può apparire in diverse fasi del ciclo aziendale, produttivo o di servizi, interessando anche la parte organizzativa, le prospettive di mercato, fino alle fonti di approvvigionamento o alla gestione del fine vita del prodotto.
I 4 ambiti classici di innovazione aziendale
Ci sono diverse categorizzazioni del concetto di innovazione aziendale. Quella di Schumpeter è forse la più famosa e conosciuta e identifica quattro diversi ambiti di innovazione aziendale:
1) Innovazione aziendale di prodotto
Si pensi ad esempio all’iPod che ha introdotto per la prima volta il concetto di totale personalizzazione dell’esperienza musicale. L’iPod, a differenza di ogni dispositivo per l’ascolto portatile di musica, permetteva per la prima volta di avere in un unico dispositivo un’intera biblioteca di compact disc, con la possibilità di scegliere fin al singolo brano la propria musica. Più di recente Netflix che ha sostanzialmente distrutto il mercato del noleggio di DVD, segnando la fine, tra gli altri, di Blockbusters.
2) Innovazione aziendale di processo
Esempio tipico è l’introduzione della catena di montaggio che ha rivoluzionato il settore industriale nell’800
3) Innovazione aziendale organizzativa
Qui cominciamo ad entrare nella parte meno visibile eppure non meno importante dell’innovazione. Rientrano in questo gruppo tutti quei cambiamenti della struttura organizzativa dell’impresa. Ad esempio l’hot desking: la possibilità per i dipendenti di cambiare ogni giorno la scrivania da cui lavorare, senza quindi avere una postazione fissa. Questa tendenza è iniziata negli anni ’90 e molte delle aziende che l’hanno usata hanno riscontato miglioramenti importanti nella comunicazione tra i membri dell’azienda e lo scambio di idee.
Rientra a pieno titolo in questo gruppo ogni attività di riorganizzazione secondo il metodo LEAN.
4) Innovazione aziendale di Marketing
Si pensi all’arrivo del web marketing e dei social media e di come questo ha cambiato in modo massivo il modo di fare comunicazione e vendita; l’ingresso in nuovi mercati o l’apertura verso nuovi settori merceologici.
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Innovazione aziendale: il falso mito del “genio”
Anche se l’innovazione viene spesso descritta come un processo spontaneo, frutto della creatività del singolo individuo, la maggioranza degli studi dimostra che gli innovatori di successo si avvalgono di strategie e processi di management ben delineati.
Esistono due tipi di innovazione: disruptive e progressive.
Innovazione aziendale disruptive o radicale
La «disruptive innovation» o innovazione aziendale “di rottura” per il professore di Harvard Clayton Christensen che ha coniato il termine, avviene quando viene scoperto qualcosa che modifica del tutto le logiche che erano presenti nel mercato fino a quel momento. L’impatto di una innovazione disruptive, secondo Christensen, è sempre imprevedibile.
Sono esempi di innovazioni aziendali disruptive l’arrivo di WhatsApp che ha cambiato il modo di comunicare tra le persone, rivoluzionato il mondo della telefonia e praticamente mandato in pensione gli SMS.
Altro esempio evidente è quello di AirB&B, che ha stravolto il mondo del turismo, dei viaggi e messo in seria difficoltà il classico modello di business alberghiero.
Innovazione aziendale progressiva o incrementale
Molto meno conosciuta e apparente è invece l’innovazione aziendale progressiva che non è qualcosa che succede all’improvviso ma è un processo continuo. Le release periodiche di nuovi modelli di iPhone di Apple, per esempio. I miglioramenti incrementali di Microsoft o Intel. Oppure il tablet, nato come ampliamento delle possibilità di utilizzo del computer in modo meno statico; prima ancora la nascita dei laptop che ha introdotto per la prima volta la possibilità di muoversi con il proprio pc al seguito.
Innovare in modo incrementale quindi non è creare qualcosa di completamente nuovo, ma saper migliorare ciò che esiste, introducendone varianti d’uso o di configurazione o miglioramenti che vadano incontro a nuove o diverse esigenze dei clienti.
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Come innovare l’azienda?
Se è chiaro che per essere competitivi nel mercato oggi è indispensabile pensare continuamente fuori dagli schemi, anticipare le mosse della concorrenza, saper ascoltare il mercato più e meglio degli altri, meno chiaro è come fare tutto ciò concretamente e sistematicamente in azienda.
Ed è qui che si dimostrano di grande aiuto il lean thinking e la metodologia lean. Prima di vedere come, però, analizziamo ancora due elementi fondamentali per l’innovazione aziendale.
Innovazione – trasformazione digitale
Un tipo di innovazione trasversale in qualunque settore oggi, tanto critico quanto fondamentale, è quello dell’innovazione-trasformazione digitale. Oggi uno dei fattori competitivi principali è la velocità. E la tecnologia intesa come elemento che supporta la trasformazione digitale è un ingrediente fondamentale.
La trasformazione digitale porta – quando realizzata correttamente – grandi vantaggi in azienda:
- permette di soddisfare meglio le esigenze dei clienti
- permette all’azienda di risparmiare sui costi ottimizzando le risorse
- consente nuovi modi per migliorare la redditività.
Eppure, secondo McKinsey & Co. quasi tre aziende su quattro non raggiungeranno effettivamente i loro obiettivi nei progetti di trasformazione digitale.
I motivi sono diversi e comprendono:
- l’errore di pensare alla trasformazione digitale solo come un aggiornamento tecnologico
- inadeguato coinvolgimento i dipendenti
- problemi di comunicazione e allineamento tra la parte business e chi sviluppa la parte digitale / IT
“La tecnologia è un elemento chiave per la trasformazione, ma è solo un mezzo per raggiungere un fine più ampio”, dice Mark Ranta, responsabile delle soluzioni di digital banking della piattaforma di pagamenti elettronici ACI Worldwide. “Le aziende che abbracciano pienamente la trasformazione come un cambiamento di mentalità aziendale e un cambiamento tecnologico hanno migliori probabilità di successo”, afferma Ranta. “Se l’investimento avviene solo dal lato della tecnologia, senza il pieno supporto e la cooperazione del lato business, allora la trasformazione è destinata a fallire fin dall’inizio“.
“Troppe aziende pensano che la trasformazione digitale inizi e termini con il proprio CIO, CTO o Chief Innovation Officer”, dice Kip Wetzel, responsabile della trasformazione digitale presso la società di consulenza Navigate “Favorire un cambiamento di cultura aziendale aiuta a infondere una mentalità innovativa in tutta l’azienda“.
Le aziende che abbracciano la trasformazione, ma la trattano unicamente come un progetto IT, sono destinate a fallire.
Il che ci porta dritti al prossimo punto.
Il cambiamento culturale è ancora una sfida
Che si tratti di innovazione-trasformazione digitale o che si tratti di innovazione di prodotto o di processo o di organizzazione, l’errore più frequente nelle aziende è legato al mancato cambiamento culturale.
Si pensa che sia possibile “forzare” cambiamenti e trasformazioni dall’alto oppure limitarsi a richiedere e spremere innovazioni dall’ufficio progettazione o marketing.
Sebbene una consistente percentuale dei leader (l’86%) sostenga che una distribuzione bilanciata di cultura, processi e tecnologia stia alla base della trasformazione digitale, il 63% afferma che trasformare la cultura resta l’ostacolo principale. Ciò è indice del fatto che molte aziende non sanno come affrontare l’aspetto del cambiamento.
Strategie e strumenti per favorire l’innovazione aziendale
Per tutto quanto visto fin qui, l’innovazione aziendale passa attraverso strategie di comunicazione, ottimizzazione dei costi, definizione degli obiettivi, coinvolgimento trasversale di tutte le risorse aziendali, creazione di spazi e modi che favoriscono la “contaminazione” positiva di idee, l’individuazione di colli di bottiglia eliminabili, l’anticipazione di problemi che possono essere risolti creando vantaggio competitivo.
In tutto questo la comunicazione efficace in azienda è un fattore chiave per “unire i puntini”, prevenire i problemi, anticipare soluzioni migliorative e soprattutto condividere il sapere in modo efficace, favorire innovazione.
Uno dei pilastri fondamentali del Sistema Toyota è che le persone costituiscono la principale risorsa strategica di ogni organizzazione e sono anche il fattore critico nei processi di cambiamento e innovazione strategica. Per questo, nel sistema Toyota, si lavora attivamente per coltivare capacità comunicative che permettono una maggiore efficacia nella gestione delle relazioni interpersonali, oltre che nel trasferimento strategico di informazioni o nell’implementazione di attività di trasformazione, riorganizzazione e innovazione aziendale.