Consulente Lean: ne hai sentito parlare in qualche corso, letto in qualche articolo, ricevuto un consiglio da un amico e vorresti saperne di più. Cos’è esattamente un consulente aziendale lean? In cosa si differenzia da un consulente aziendale tradizionale? In quali tipi di aziende è utile e in quali del tutto inefficace?
Innanzitutto va detto che fare di tutte le erbe un fascio è altamente inefficace, soprattutto quando si ha a che fare con attività e servizi che riguardano le persone. In particolar modo, nell’ambito della consulenza Lean questo è più vero che mai perché una delle chiavi fondamentali per poter ottenere risultati in un percorso di riorganizzazione aziendale sta esattamente nel riuscire a coinvolgere attivamente tutto il personale.
Non è quindi solo una questione di strumenti, tecniche e operatività. Senza l’abilità del consulente Lean di coinvolgere le persone attivamente, abbattendo le loro barriere al cambiamento, tutto rischia di rimanere inutile.
Come ben illustra Saverio Fedriga, titolare di una delle nostre aziende clienti – FBF Impianti -:
“A livello di coinvolgimento delle persone il feedback è molto positivo: prima di Make c’era un clima di confusione. Questo periodo di lavoro con Make invece ha dato una visione più completa a tutti i collaboratori, quindi anche una fiducia maggiore, un fattore di crescita personale. Mettendo in ordine sempre di più, la gente vuole addentrarsi sempre più a capire e dunque a coinvolgersi e chiedere. E’ cambiata la mentalità all’interno, si è fatta molto più squadra.”
Il coinvolgimento attivo e partecipe di tutte le figure in azienda è uno degli elementi fondamentali e indispensabili della nostra operatività in azienda: permette di migliorare il benessere organizzativo mentre si promuove attivamente il cambiamento scelto.
Alla base di ogni nostro intervento vi è il pieno coinvolgimento dei collaboratori, operativi, manager e proprietà perché innovare e crescere è molto di più che un cambiamento di organizzazione, un nuovo layout, l’utilizzo di alcuni strumenti o un metodo di lavoro. E’ un cambiamento culturale.
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Consulente Lean: la forza della concretezza
Nell’approccio tradizionale alla consulenza aziendale, così come alla gestione aziendale in generale, c’è una linea di separazione netta e decisa fra “chi pensa” e “chi fa”.
È molto raro veder girare, nei reparti produttivi o negli uffici operativi, i manager o il direttore generale, a meno che non sia per una qualche strigliata di capo o un problema veramente grosso. E, altrettanto spesso, succede con i consulente di tipo tradizionale. C’è la convinzione che il PENSARE, il definire piani d’azione sia in qualche modo una forma più strategicamente qualificata e che, in quanto tale, non ha bisogno di altro che di menti brillanti, il più brillante possibile.
Questo modo di operare, tipicamente Fordista, è stato completamente rivoluzionato da Tahichi Ono e l’intero mondo Toyota. Secondo Tahichi Ono infatti, tanto più vuoi ottenere risultati e tanto più devi ANDARE DOVE L’AZIONE SI COMPIE. In altre parole proprio là dove la maggior parte dei dirigenti e dei consulenti aziendali tradizionali non vanno.
Tendenzialmente un consulente tradizionale fa uno studio a tavolino della situazione, sulla base delle sue teorie e conoscenze, presenta un piano d’azione e poi passa la palla al cliente che deve, in qualche modo, metterle in pratica. Il che non è affatto semplice anche solo se consideri quanto possa essere forte la resistenza al cambiamento del personale in azienda. Calare dall’alto una qualunque scelta, decisione, strategia, cambiamento di processo, solo perché “la direzione ha deciso così” è una lotta di forza titanica che, quasi certamente, scatena proteste che vanno dal sordo brontolare risentito all’opposizione sindacale più estrema.
Un consulente lean invece ragiona in modo completamente diverso. Innanzitutto sa che i cambiamenti si ottengono guardando il gemba ovvero i reparti produttivi o gli uffici in cui si svolge l’attività di produzione del valore per il cliente. È solo sporcandosi le mani, entrando in azione e guardando come un attento e moderno “Umarell” professionale, che sa di poter ottenere risultati reali.
(Gli Umarell sono quei signori, spesso pensionati, che, con le mani rigorosamente intrecciate dietro la schiena, amano trascorrere le giornate osservando e controllando gli operai al lavoro nei cantieri in giro per le città, commentando e, talvolta, elargendo consigli non richiesti.
Simbolo di curiosità, lentezza, amore per l’osservazione, negli anni gli umarell sono diventati un fenomeno nazionale, fino a raggiungere lo status di “eroi metropolitani”.
La figura si è “evoluta” al punto tale da trovare in commercio la sua miniatura da alcuni anni, nella classica postura da osservatore privilegiato.)
Un consulente lean più che parlare di teoria va nel gemba a vedere cosa succede, osserva attentamente, raccoglie informazioni OPERATIVE preziose e solo a qule punto comincia a definire strategie per risolvere i problemi. E tutto questo non in modo asettico, definendo procedure teoriche ma insegnando in tempo reale al personale del cliente le basi teoriche (spesso di comune buon senso) che permetteranno al cliente di migliorare da subito le cose che contano davvero.
Un consulente tradizionale lavora in giacca e cravatta con i dirigenti nella sala riunioni e non si sporca mai le mani. Un consulente lean lavora in camice da lavoro, insieme agli operai e ai dirigenti, nel gemba, spostando le cose, facendo domande, deducendo dall’operatività pratica di ogni giorno il COSA c’è da fare per migliorare la situazione.
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Un consulente Lean all’opera ragiona così
Consulente Lean – “Quanto tempo ci vuole per svolgere questa operazione?”
Responsabile di Produzione – “Beh, penso circa una decina di minuti”
Consulente Lean – “…” (si ferma e osserva il processo)
Consulente Lean: “In 10 minuti non è assolutamente possibile finire l’operazione. Nel modo in cui viene svolta questa operazione ci sono tantissimi sprechi, per questo in realtà ci impiegano molto più di 10 minuti a farla. Vediamo quindi di capire i colli di bottiglia e ottimizziamoli”.
So cosa stai pensando: “Ma allora una consulenza lean costa uno sproposito!!!”
Costerebbe uno sproposito se, come un consulente tradizionale, ci facessimo pagare a ore. Noi invece ci facciamo pagare per portare risultati. Non ci limitiamo a dire cosa c’è da fare e farci pagare per avertelo detto. Ci ingegniamo, insieme a te e ai tuoi uomini, FACENDO e ottimizzando quello che c’è, non quello che pensiamo teoricamente dovrebbe esserci.
“Snello” è la parola chiave di un consulente Lean
L’obiettivo del Lean Management – la gestione snella dei processi – si può sintetizzare in poche parole: massimizzare le risorse riducendo al minimo gli sprechi. Estendendo il concetto, quello che si vuole mettere in opera con il Lean Management è un aumento del valore per il cliente, utilizzando quante meno risorse (tempo, materie prime, costi) possibile. I principi del Lean Management nascono nell’ambito della produzione (di qui il termine Lean Production o Lean Manufacturing), ma sono stati velocemente assorbiti ed applicati in tutte le aree dell’azienda, indipendentemente dalla dimensione e settore dell’impresa.
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I benefici di lavorare con un Consulente Lean
Ci sarà un perché se la Toyota applica questa strategia da decenni, dato che il gigante giapponese è uno dei produttori di automobili di maggior successo al mondo. Non solo, ma grazie alla strategia Lean, i suoi prodotti occupano le prime posizioni in innumerevoli sondaggi cliente in relazione a qualità e affidabilità.
Potresti obiettare che Toyota è una multinazionale di dimensioni decisamente diverse dalla tua PMI e i suoi successi con la strategia di Lean Manufacturing potrebbero non essere applicabili nel tuo caso particolare.
In parte hai ragione. Per quanto infatti il principio alla base del Lean Operational Excellence sia semplice (ridurre tutti gli sprechi per aumentare gli utili, migliorando le performance verso i clienti) lo stesso Tahichi Ono della Toyota ha lavorato per tutta la sua vita professionale alla messa a punto di strumenti e metodi efficaci. E il suo lavoro è continuato negli ultimi 60 anni nelle più grandi aziende e multinazionali di tutto il mondo.
Ma le dinamiche di una multinazionale sono molto diverse dalle dinamiche operative, relazionali, finanziarie di una PMI italiana.
Per questo motivo noi di Make abbiamo lavorato a lungo per implementare il metodo MAKE®: frutto di oltre 10 anni di esperienze concrete su piccole e medie imprese Made in Italy ti permette di avere accesso a strumenti e metodi virtuosi utilizzati prevalentemente da grandi imprese e riconducibili al Toyota Production System.
I benefici principali che puoi aspettarti dall’applicazione del Lean Manufacturing sono diversi (ti invito a visitare la sezione delle nostre Case History per misurare con mano questi risultati su Piccole Medie Imprese del Nord Italia):
- riduzione tempi di consegna e aumento puntualità (livello di servizio);
- aumento efficienza e produttività delle risorse;
- diminuzione costi di lavorazione;
- aumento livello di qualità;
- incremento flessibilità alle variazioni del mix;
- riduzione delle scorte intermedie e finali
Come scegliere il giusto Consulente Lean
Per prima cosa, avrai chiaramente capito, è indispensabile poter lavorare con un professionista che sia in prossimità alla sede della tua azienda. Il percorso con un Consulente Lean prevede la presenza in azienda per almeno una volta a settimana, diverse settimane.
In secondo luogo assicurati che si tratti di qualcuno che sia abituato ad operare in aziende delle tue dimensioni. Niente di più pericoloso può esserci nello scegliere un consulente Lean abituato a lavorare in grandi multinazionali quando la tua è una PMI.
Le dinamiche di una PMI, dal punto di vista concreto e operativo, sono molto diverse dalle dinamiche di una multinazionale. Hai bisogno di qualcuno che sia concreto e pragmatico quanto basta per aiutarti a vedere a 360° le problematiche della tua azienda e, soprattutto, i potenziali di miglioramento.
Per questo noi di MAKE adottiamo un metodo innovativo per l’analisi, la gestione e lo sviluppo d’impresa.
Un metodo che si rivela particolarmente prezioso per le Piccole Medie Imprese italiane che hanno margini e strutture decisamente diverse da quelle delle grandi aziende.
Oggi infatti non è più il tempo in cui “pesce grande mangia pesce piccolo”, oggi è “pesce veloce mangia pesce lento”.
La velocità è la chiave di qualunque successo imprenditoriale oggi.
- Velocità di rialzarsi dopo uno scrollone di mercato
- velocità nell’individuare nuove opportunità di mercato
- velocità nel ristrutturare i processi produttivi, commerciali e amministrativi in modo da ridurre gli sprechi mentre aumenti il valore per il cliente (e dunque la tua solidità sul mercato)
Per ottenere questo tipo di velocità imprescindibile oggi, bisogna agire leggeri, senza zavorre.
Si tratta di raggiungere quello che viene tecnicamente detto Operation Excellence.
Uno stato di grazia in cui, attraverso azioni concrete studiate su misura, si porta l’azienda all’eccellenza operativa, in modo da:
- diminuire virtualmente a zero gli sprechi (inclusi quelli di inefficienza a livello progettuale, amministrativo e di servizi, non solo di produzione)
- produrre prodotti e/o servizi massimizzando le risorse
- individuare potenziale di innovazione strategica per acquisire nuove quote di mercato e potenziare la tua presenza sui mercati già esistenti
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In quali reparti aziendali è utile una consulenza Lean
Per quanto il metodo Toyota sia nato in ambito strettamente produttivo nel settore automotive, la filosofia lean thinking si è ampliata fino ad essere applicabile in modo più ampio.
Il metodo MAKE è applicabile a tutti i livelli aziendali e in tutte le aree delle PMI: sviluppo di nuovi prodotti, progettazione industriale, amministrazione, commerciale, marketing, produzione, logistica, acquisti.
Il Metodo MAKE® è unico nel mercato perché frutto di esperienze, successi di progetti e di percorsi implementati su piccole medie imprese.
Tutti i nostri consulenti lean hanno maturato una decennale esperienza all’interno di organizzazioni in svariati settori e dimensioni, sia in mercati B2B che B2C.
Come lavoriamo noi di Make Group nelle consulenze lean
Siamo consapevoli che ogni cliente/azienda è differente dagli altri. Per questo non abbiamo nessuna soluzione precostituita.
Ogni progetto che sviluppiamo è adattato alle esigenze e alle caratteristiche specifiche della singola azienda. Alla base di ogni nostro intervento vi è il pieno coinvolgimento dei collaboratori, operativi, manager e proprietà perché innovare e crescere è molto di più che un cambiamento di organizzazione, un nuovo layout, l’utilizzo di alcuni strumenti o un metodo di lavoro.
Per questo noi di MAKE abbiamo creato Cantiere Strategia®: un metodo innovativo ritagliato su misura di PMI per l’analisi, la gestione e lo sviluppo d’impresa.
Un metodo che ti permette di migliorare l’organizzazione, aumentare gli utili, riducendo sprechi e costi, dandoti la possibilità di avere maggior tempo libero da dedicare alle attività a maggior valore aggiunto per te e la tua impresa.
Ogni progetto aziendale si sviluppa in cinque fasi:
1. Analisi dello stato attuale e collegamento con la strategia aziendale
2. Progettazione dello stato futuro, definizione obiettivi, individuazione KPI e pianificazione
3. Implementazione delle attività operative e strategiche
4. Verifica e allineamento degli obiettivi
5. Standardizzazione e consolidamento dei risultati
Diversi studi evidenziano come le pratiche di Operational Excellence e Lean Management su cui si basa il Metodo MAKE®, costituiscono il differenziale di maggiore produttività fra le aziende che le adottano in modo sistematico e quelle che non le adottano o le adottano solo superficialmente.
Chi adotta queste pratiche ha un margine superiore del 4,2%. Calcolatrice alla mano, su un fatturato medio annuo di 5 milioni di euro, le imprese migliori guadagnano oltre 200 mila euro in più rispetto a chi non adotta queste pratiche.
Per approfondire i risultati che abbiamo ottenuto con i nostri clienti, visita la sezione dedicata ai Case History